27 Mag NECESSARIO UN IMPEGNO MAGGIORE PER SALVARE GLI INSETTI IMPOLLINATORI – circolare WWF
Fino al 9 giugno è aperta la consultazione pubblica della Commissione Europea per l’aggiornamento dell’iniziativa per gli impollinatori, in grave declino
Il WWF invita tutti a partecipare per chiedere ai decisori politici più impegno per la loro tutela
Il 20 maggio scorso abbiamo celebrato la Giornata Mondiale delle Api per ricordare a tutti che gli insetti sono attualmente in rapido declino, con tassi di perdita di abbondanza di circa il 75% negli ultimi trent’anni in tutta Europa. Tutti gli insetti sono fondamentali per la salute degli ecosistemi, l’impollinazione dei fiori selvatici, lo smaltimento dei rifiuti e l’alimentazione di uccelli, pesci e altri animali. Gli impollinatori sono essenziali anche per la sicurezza alimentare perché l’80% delle piante che entrano nelle nostre diete dipendono dall’impollinazione garantita dagli insetti. Se il loro declino non viene arrestato e invertito ci aspetta un futuro molto incerto.
Nel giugno 2018, la Commissione Europea ha adottato l’Iniziativa dell’UE per gli impollinatori, il primo provvedimento dell’UE per affrontare il problema del declino di questi insetti. Questa iniziativa del Governo europeo è stata accolta con grande favore e ha contribuito ad aumentare l’attenzione dei decisori politici e dei cittadini sul problema della conservazione degli impollinatori selvatici nei Paesi membri dell’Unione. Si sono registrati alcuni buoni progressi ma la portata e l’efficacia degli interventi non sono state sufficienti a fermare, o anche solo rallentare, il declino degli insetti impollinatori. Una revisione dell’attuazione dell’Iniziativa è stata raccomandata dalla Corte dei Conti europea in uno specifico rapporto e la stessa Commissione Europea ha ribadito l’importanza della tutela degli insetti impollinatori nella nuova Strategia UE Biodiversità 2030. Le Associazioni ambientaliste e scientifiche europee concordano ampiamente con le conclusioni del Rapporto della Corte dei Conti e gli obiettivi della nuova Strategia UE Biodiversità. Nonostante le buone intenzioni e i progressi compiuti in diversi ambiti, l’Unione Europea non è riuscita però, fino ad oggi, a tradure gli impegni assunti in un cambiamento sufficiente nella gestione del territorio e dell’agricoltura per rallentare la perdita delle popolazioni di invertebrati. Inoltre, una serie di politiche di settore che hanno un impatto sugli insetti non sono state affrontate nell’Iniziativa per gli impollinatori.
È necessario quindi intervenire con urgenza per un aggiornamento dell’Iniziativa per gli Impollinatori per stimolare un maggiore impegno da parte degli Stati membri della UE.
È importante che il pubblico, che ha molto a cuore il futuro delle api, farfalle, falene, sirfidi e altri insetti, solleciti la Commissione Europea, gli Stati membri e le altre parti interessate, ad assumere un impegno maggiore e più efficace per la tutela di questa importante componente della biodiversità.
Gli esperti di invertebrati e le ONG si sono riuniti per incoraggiare le istituzioni europee e i Governi degli Stati membri della UE ad assumere maggiori impegni per fare di più e meglio per la conservazione degli insetti impollinatori.
Per questo il WWF sollecita tutte le persone interessate a rispondere alla consultazione pubblica on-line in corso avviata dalla Commissione Europea sulla revisione dell’iniziativa per gli impollinatori, che resterà aperta fino al 9 giugno 2022 e disponibile sul sito >
La risposta alla consultazione richiede poco tempo e contiene nove domande ed una sezione di testo libero che il WWF invita a compilare seguendo alcuni utili consigli (Qui nella sezione area stampa wwf.it ) .
In Italia il Ministero della Transizione Ecologica ha completato il 22 maggio scorso la consultazione pubblica del testo della nuova Strategia Nazionale Biodiversità 2030 che prevede una specifica azione (B.4) per “Invertire la tendenza al declino degli impollinatori”. E’ necessario però adottare tutti gli strumenti tecnici e finanziari indispensabili per attuare questa azione della Strategia Nazionale Biodiversità. Per questo, oltre ad un’attività di promozione della partecipazione dei cittadini alla consultazione pubblica della Commissione UE, il WWF propone al Governo nazionale e al Parlamento l’istituzione del Garante della Natura, una figura di garanzia che sul tema della conservazione della natura possa svolgere funzioni regolatorie, di vigilanza, di controllo e monitoraggio, di accertamento e di risoluzione dei conflitti.