Roma, 30 giugno 2023. Il settore biologico italiano conta oltre 86.000 operatori, più di 75.000 produttori e una superficie agricola utilizzata del 17,4%. Numeri che confermano la leadership in Europa per l’agricoltura biologica. Un modello di produzione sostenuto dal Green Deal europeo e dalla Strategia Farm to Fork, le cui indicazioni mirano a superare l’attuale agricoltura intensiva e a promuovere la transizione agroecologica nei sistemi agricoli europei. Ma non solo, il biologico è un settore che può contare su un sistema d’imprese con un rilevante patrimonio di ricerca e di pratiche innovative, determinanti per raggiungere il 25% di superficie agricola coltivata a biologico entro il 2027, obiettivo definito dal Piano Strategico Nazionale della PAC.
Da queste premesse parte l’Assemblea Nazionale dei soci produttori di FederBio*, organizzata per dare voce alle 16 associazioni che raccolgono oltre 50 mila agricoltori e allevatori biologici della federazione, anello fondamentale della filiera agroalimentare. L’evento si svolgerà giovedì 6 luglio a Palazzo Rospigliosi e sarà l’occasione per confrontarsi sui temi centrali per il futuro dell’agricoltura biologica. Durante la giornata verrà presentato il Manifesto dei produttori, un documento che definisce le richieste da presentare al Governo, alle istituzioni e alle forze politiche, affinché il settore possa definirsi, anche in futuro, come uno degli asset strategici del Made in Italy. Un approccio innovativo per il futuro dell’agricoltura, anche dal punto di vista sociale ed economico, per questo sono necessari investimenti, supporti tecnici adeguati, innovazione sul piano organizzativo e dei sistemi amministrativi e burocratici, nonché di formazione e ricerca.
Ad aprire l’assemblea sarà Maria Grazia Mammuccini – Presidente di FederBio e coordinatrice della Sezione soci produttori. Il Manifesto sarà presentato, in rappresentanza delle 16 associazioni coinvolte, da Maria Letizia Gardoni – Presidente di Coldiretti Bio. Mentre i referenti scientifici spiegheranno i principali temi affrontati durante i quattro webinar organizzati da FederBio nei mesi scorsi e su cui si basano le richieste dei produttori bio. Durante questi incontri, i soci e le associazioni si sono confrontati su questioni cruciali, quali la necessità di sostenere il giusto prezzo per gli agricoltori, l’approccio integrato per favorire la circolarità anche per quanto riguarda l’autoproduzione dei mezzi tecnici e garanzie adeguate per quelli acquistati la criticità del sistema di certificazione e il carico burocratico e sostenere la diffusione dell’allevamento biologico come la vera alternativa per il superamento degli allevamenti intensivi.
Metterli al centro dell’agenda di governo significa permettere all’intero settore di conciliare il legittimo interesse d’impresa con la difesa del suolo, della biodiversità e della salute dei cittadini. Ma è anche una delle soluzioni più efficaci per affrontare gli effetti dei cambiamenti climatici.
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