14 Giu 31 gennaio 2020: scade il termine per presentare i programmi annuali di produzione di TUTTE le aziende biologiche.
Il 31 gennaio 2020 è una data da segnare in agenda per le aziende che operano nel bio, perché entro quel giorno c’è l’obbligo di comunicare agli Organismi di controllo i propri Programmi annuali di produzione.
In base al DM 18321 del 9/8/2012, entro il 31 gennaio di ogni anno tutte le aziende devono comunicare le informazioni previsionali delle proprie produzioni biologiche agli Organismi da cui sono controllate secondo le tipologie di attività notificate. Queste sono le tipologie di comunicazione:
- PAPV: programma annuale delle produzioni vegetali
- PAPZ: programma annuale delle produzioni zootecniche
- PAPA: programma annuale delle produzioni di acquacoltura
- PAP: programma annuale delle preparazioni
- PAI: programma annuale delle importazioni
Il mancato inserimento entro la data termine è considerato una non conformità che comporta il provvedimento della diffida. E’ perciò importante provvedere quando prima all’inserimento delle informazioni non solo a tutela della propria azienda ma anche a garanzia del consumatore, poiché la sicurezza in merito ai prodotti biologici si esprime anche attraverso la trasparenza e la puntualità delle proprie comunicazioni.
COME VANNO PRESENTATI I PROGRAMMI ANNUALI DI PRODUZIONE?
E’ necessario autenticarsi sui portali SIB (sistema informatico biologico) o sui sistemi informaci regionali in funzione dell’appartenenza regionale dell’azienda, come ad esempio Puglia, Umbria, Marche, Toscana, Veneto e Piemonte. Ci si può avvalere del servizio offerto da centri CAA, Organizzazioni di Categoria, Associazioni di produttori e/o consulenti abilitati.
PER I PRODUTTORI (aziende agricole vegetali e/o zootecniche e/o con apicoltura):
Le aziende agricole con produzione vegetale devono indicare le specie e le varietà che saranno coltivate nel 2020 in riferimento alle unità produttive e appezzamenti presenti nell’ultima notifica presentata. Deve essere indicata anche la relativa superficie, il tipo di agricoltura (biologica, in conversione, convenzionale) e la produzione prevista.
Le aziende agricole con produzione zootecnica (compresa l’apicoltura) devono indicare la specie allevata, l’orientamento produttivo (carne, latte, misto), la consistenza dei capi allevati, le tipologie di prodotto e le relative quantità previste.
Le aziende di acquacoltura devono indicare le specie allevate, il tipo e la dimensione dell’impianto e le produzioni previste per tipologia di prodotto.
PER TRASFORMATORI (PREPARATORI) ED IMPORTATORI:
NB: Nella definizione di preparatori rientrano anche i distributori e i commercianti (compresi i negozi al dettaglio).
I trasformatori e gli importatori devono comunicare l’elenco delle referenze, trasformate o prodotte dall’azienda stessa oppure importate dall’estero, ovvero ciò che si prevede di immettere sul mercato.
ATTENZIONE: I trasformatori e/o gli importatori che prevedono di non produrre o importare prodotti alimentari bio nel corso del 2020 sono comunque tenute a presentare i PAP e i PAI. Anche le aziende che appaltano la propria produzione di alimenti a terzi devono presentarlo. Solo chi svolge attività esclusivamente per conto terzi è esentato dall’inserimento telematico (es.: produzione, stoccaggio, ecc…per conto del cliente).